Ringrazio la Giuria del Premio Internazionale di poesia e prosa CITTA' DEL GALATEO per aver premiato il mio " Nomenclatura di un tramonto " . Una Giuria composta da personalità della cultura e dell'arte di grandissimo spessore. Ringrazio Regina Resta e Annalena Cimino che hanno dato vita ad un Concorso così elegante e ad una cerimonia di premiazione meravigliosamente coinvolgente e preziosa. Ringrazio più di tutto e tutti però la poesia che mi permette di assaporare istanti di vita così belli ed indimenticabili, che mi permette di condividere momenti incancellabili . Ringrazio la poesia che mi fa conoscere luoghi affascinanti ed incredibili come la splendida terra del Salento e la suggestiva città di Matera. Ringrazio la poesia che mi fa sperare, che mi fa sognare e che mi fa viaggiare con Umberto Coro, Rita Camilletti e Alfonso Ottomana :)))
martedì 4 dicembre 2018
domenica 25 novembre 2018
Premio Leandro Polverini - Anzio 25 Novembre 2018
Fa sempre molto piacere ricevere apprezzamenti sinceri circa la propria attività artistica. Fa ancor più piacere senza dubbio quando si viene premiati. Quando poi a gratificarti con un riconoscimento pubblico è un Premio Letterario che unisce alla competenza critica e alla serietà intellettuale una preziosa dose di umanità ecco che ci si sente davvero colmi di gioia. Con grande entusiasmo allora ringrazio la Giuria del Premio Nazionale di poesia edita LEANDRO POLVERINI che ha assegnato al mio " Nomenclatura di un tramonto", il 25 novembre 2018 durante l'emozionante Premiazione tenutasi nell'elegante Hotel Lido di Garda ad Anzio, un fantastico secondo posto. Ringrazio di vero cuore la Dr.ssa Rosy Di Leo, il Dr Gianfranco Cotronei, la Totem Edizioni e il Presidente di Giuria Luciano Catella. Ringrazio tutti i poeti finalisti che mio hanno emozionato con i loro splendidi versi, i vecchi e i nuovi amici con i quali è sempre un grandissimo piacere incontrarsi.
giovedì 15 novembre 2018
VI edizione Premio Internazionale " Città del Galateo " - Nomenclatura di un tramonto
Nomenclatura di un tramonto giunge secondo alla VI edizione del prestigioso Premio internazionale di poesia e prosa " Città del Galateo" sezione opere edite di poesia. Onoratissimo, ringrazio di vero cuore il Presidente del Premio il Dott. Milone e la Giuria tutta.
lunedì 12 novembre 2018
Pesaro Arte e Poesia - 10 novembre 2018
Quello dei poeti è un popolo sempre in marcia, eternamente in movimento. Un popolo che non ha terre ma dimora dovunque, gente che non riconosce confini. Il popolo dei poeti ha come unica patria la verità e come religione la parola. Ha bisogno di fiducia, di ascolto, di abbracci sinceri. Diviene importante ogni singolo momento di incontro, ogni istante di condivisione. Quando poi l'occasione è data da eventi come Pesaro Arte e Poesia 2018 e ci si ritrova in luoghi incantevoli come l'Alexander Museum Palace Hotel tutto diviene quasi epico; i poeti si fermano, accendono i fuochi della cultura e si offrono alla notte. Partecipando a questa rassegna mi sono arricchito di arte, umanità e speranza, speranza che il mondo non è solo quello brutale e indifferente alla vita. Speranza di poter, tutti insieme, dar vita ad un nuovo linguaggio universale: quello della bellezza, della solidarietà e dell'impegno.Ringrazio di vero cuore Regina Resta e Annalena Cimino per il prezioso invito e la meravigliosa organizzazione dell'evento. Ringrazio il Conte Alessandro Nani Marcucci Pinoli, attento e sensibile padrone di casa. Desidero ringraziare tutti gli artisti presenti con i quali e grazie ai quali ho esplorato vette e abissi della poesia...un vero onore aver fatto parte di questa storia.
lunedì 15 ottobre 2018
Premio Leandro Polverini - Nomenclatura di un tramonto
Desidero ringraziare la Giuria del Premio Nazionale di poesia edita " Leandro Polverini "per questo prezioso riconoscimento alla mia raccolta poetica "Nomenclatura di un tramonto". Grato al Presidente di Giuria Luciano Catella per la motivazione che mi inorgoglisce e rende immensamente felice.
sabato 15 settembre 2018
venerdì 31 agosto 2018
"Poemas selectos" di Francisco Muñoz Soler
POEMAS SELECTOS - Francisco Muñoz Soler
Incisivi, evocativi, splendidi versi quelli del grande poeta spagnolo Francisco Muñoz Soler.
Una raccolta di liriche che resta nel cuore. Grazie Francisco per questo tuo prezioso dono.
Incisivi, evocativi, splendidi versi quelli del grande poeta spagnolo Francisco Muñoz Soler.
Una raccolta di liriche che resta nel cuore. Grazie Francisco per questo tuo prezioso dono.
" Somos zona de transito
fluyente de intercambios
de ideas, cosumbres y emociones "
"Siamo zona di transito
un crogiuolo di scambi
di idee, tradizioni ed emozioni"
F.M.Soler
domenica 26 agosto 2018
Alla mia città
Il canto sei di antiche acque che mareggia tra i lidi e la campagna.
Il sole che mescola i colori dei palazzi,
la salsedine che accarezza viali e cortili.
Sei la luna che corteggia il mare e tace al Fiume la veglia dei pescatori.
Il graffio dell' alba che accende gli orizzonti,
la confidenza del tramonto che incendia i silenzi.
Sei Procoio e il maggese che esulta, la Via Severiana dove fiorisce l' alloro.
La Villa di Plinio che riposa fra i ruderi, la resina delle pinete.
I delfini che si rincorrono a Tor Paterno, l' odore dei krapfen a Piazza Anco Marzio,
le telline del Borghetto, le dorate dune.
Sei Torre San Michele ancora ritta e fiera senza pace e senza piu' una guerra,
le bianche vele in porto, le verita' dell' Idroscalo, l' Isola dei Cavalli,
Tor Boacciana a guardia del Tevere fin su a Fiumara Grande.
Le immortali vestigia e la Rocca della Citta' Antica
che sfidano i giorni con un ironico inchino.
I pittori , i poeti, i gabbiani , gli innamorati che al Pontile si vanno a raccontare,
la voce del vento che continua a chiamare.
Sei le mie stagioni, il mio cammino.
Le radici che palpitano e si tuffano nella tua terra, citta' mia ,
il cielo di cui ho bisogno, quel nome che si fa sogno
tutte le volte che la Sacra Regina e la solitaria Venere
ti augurano la buonanotte.
Il canto sei di antiche acque che mareggia tra i lidi e la campagna.
Il sole che mescola i colori dei palazzi,
la salsedine che accarezza viali e cortili.
Sei la luna che corteggia il mare e tace al Fiume la veglia dei pescatori.
Il graffio dell' alba che accende gli orizzonti,
la confidenza del tramonto che incendia i silenzi.
Sei Procoio e il maggese che esulta, la Via Severiana dove fiorisce l' alloro.
La Villa di Plinio che riposa fra i ruderi, la resina delle pinete.
I delfini che si rincorrono a Tor Paterno, l' odore dei krapfen a Piazza Anco Marzio,
le telline del Borghetto, le dorate dune.
Sei Torre San Michele ancora ritta e fiera senza pace e senza piu' una guerra,
le bianche vele in porto, le verita' dell' Idroscalo, l' Isola dei Cavalli,
Tor Boacciana a guardia del Tevere fin su a Fiumara Grande.
Le immortali vestigia e la Rocca della Citta' Antica
che sfidano i giorni con un ironico inchino.
I pittori , i poeti, i gabbiani , gli innamorati che al Pontile si vanno a raccontare,
la voce del vento che continua a chiamare.
Sei le mie stagioni, il mio cammino.
Le radici che palpitano e si tuffano nella tua terra, citta' mia ,
il cielo di cui ho bisogno, quel nome che si fa sogno
tutte le volte che la Sacra Regina e la solitaria Venere
ti augurano la buonanotte.
giovedì 23 agosto 2018
Nomenclatura di un tramonto - la nuova raccolta poetica di Michele Gentile
Dalla prefazione del Dr. G. Cotronei
"...in definitiva, questo libro è un compagno di viaggio all’interno di noi stessi che aiuta a sfrondare i nostri pensieri da preoccupazioni vane e futili, ad aspirare a una serenità interiore, a vivere l’esistenza nelle forme migliori.
sabato 7 luglio 2018
La stirpe dei poeti
Con radici aggrappate al vento
e la morte ai suoi piedi
torna alla luce
la stirpe dei poeti.
Continente sommerso, prole di tempesta
nelle alcove del crepuscolo
il seme del silenzio
feconda parole.
Trema l'aria al suo passaggio
si accendono le costellazioni
fino a tradurre gli orizzonti
in violente vertigini.
Non la gloria, l'onore del nome
nè medaglie sul petto trafitto
va sperando
ma pace, oblio e abbandono,
l'onere della solitudine
va chiedendo
senza che nessuno si accorga
di quanta strada ha fatto
e di quanta ancora ne manchi per l'inverno.
Con radici aggrappate al vento
e la morte ai suoi piedi
torna alla luce
la stirpe dei poeti.
Continente sommerso, prole di tempesta
nelle alcove del crepuscolo
il seme del silenzio
feconda parole.
Trema l'aria al suo passaggio
si accendono le costellazioni
fino a tradurre gli orizzonti
in violente vertigini.
Non la gloria, l'onore del nome
nè medaglie sul petto trafitto
va sperando
ma pace, oblio e abbandono,
l'onere della solitudine
va chiedendo
senza che nessuno si accorga
di quanta strada ha fatto
e di quanta ancora ne manchi per l'inverno.
lunedì 11 giugno 2018
mercoledì 6 giugno 2018
in Viaggio
Sii sempre la meta del tuo viaggio
e del viaggio
assaporane l'essenza
le assenze lungo il sentiero.
Governa i passi ma
lascia sempre correre
libero lo sguardo.
Alimenta i giorni del cammino
con il grano della curiosità
e dissetati con le piogge della solitudine.
Sentirai parlare di te
dal vento del mattino,
ti guiderà la saggezza del crepuscolo.
Sii sempre la ragione del tuo viaggio
e nessuna strada mai
sarà stata inutile.
Sii sempre la meta del tuo viaggio
e del viaggio
assaporane l'essenza
le assenze lungo il sentiero.
Governa i passi ma
lascia sempre correre
libero lo sguardo.
Alimenta i giorni del cammino
con il grano della curiosità
e dissetati con le piogge della solitudine.
Sentirai parlare di te
dal vento del mattino,
ti guiderà la saggezza del crepuscolo.
Sii sempre la ragione del tuo viaggio
e nessuna strada mai
sarà stata inutile.
venerdì 1 giugno 2018
L’Altrove
Lo sconforto di braccia
stanche di abbracciare.
L’amarezza di occhi
disinteressati alla vita.
In alto le città non hanno nome
né fossili,
né strade per il ritorno.
Tuttavia accade, non di rado
di ritrovare il sapore di questo frutto
negli archivi storici della sera
quando la luce muore
lasciando al mare
i vincoli del buio.
Se tutto ciò fosse vero,
sarebbe uno scherzo ben riuscito
se tutto questo non fosse vero
sarebbe uno scherzo di pessimo gusto.
giovedì 22 febbraio 2018
Primo binario
La
notte
Sempre
mi
dissangua.
Restano
tracce di noi?
Ricordiamo
davvero la speranza
nascosta
nei sorrisi?
Polvere
sulle dita quando ricalco
quei
giorni, imprigionati in un futuro
che
dovevamo esaudire.
Ma
quest’alba, inattesa
ci
restituisce la preghiera
di
un’irrisa felicità, l’amaro
della
rinuncia.
Quanti
treni passati
inconsapevoli,
balenati
nel buio della stanza.
L’ultimo,
al primo binario
non
ci ha neppure provato.
Abbiamo
perso tempo
o
il tempo si è scansato
per
farci cadere.
martedì 6 febbraio 2018
IncontrArti
il prossimo 24 febbraio 2018,
con inizio alle ore 16, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Comunale di
Acquapendente ( Vt ) si terrà la prima edizione del Festival Internazionale di
poesia " IncontrArti ". La manifestazione è organizzata e
promossa dalle associazioni culturali “
La Rosa d’Oro “ e “ La Rocca dei Poeti “ e avrà ingresso e partecipazione assolutamente gratuita
L’evento consiste in un reading
poetico con in più brani teatrali; poeti partecipanti da tutta Italia e
dall’Estero. Tra i relatori il Dr. Gianni Maritati del TG1.
Interverrà il Sindaco di
Acquapendente il Dr. Angelo Ghinassi e la manifestazione sarà impreziosita
dalla presenza del coro di bimbi “ Gold
& Silver “.
A fine manifestazione è
previsto un rinfresco con il pubblico presente in Sala.
La manifestazione è dedicata
alla Lega Lazio Fibrosi Cistica a favore della quale verrà istituita una
raccolta fondi durante la rassegna.
Poeti partecipanti
Guido
Casadei
Ciro
Cianni
Annalena
Cimino
Roberto
Colonnelli
Antonio
Corbo
Gian
Marco De Cicco
Jessica
De Gregorio
Angelo
D’Orazio
Daniel
Gahnertz
Francesca
Gallus
Paola
Gaspardis
Finn
Hewitt
Dolores
Hierrezuelo
Egidio
Mazzuoli
Maria
Teresa Montalto
Genni
Morganella
Alfonso
Ottomana
Alessandro
Parroccini
Simona
Pasquali
Giampaolo
Pintore
Gianfranco
Rossodivita
Bice
Sabatini
Silvana
Stremiz
Relatori
Gianni
Maritati, scrittore, giornalista, V. Caporedattore Redazione cultura e spettacoli del TG1
Alessandra Terrosi, Onorevole
Gabriella Brenci, Amministratore Comunale Acquapendente
Alessio Masciulli, editore
mercoledì 17 gennaio 2018
Esecuzione Capitale
Perderò
la testa
per
Mastro Titta
per
uno struggente tramonto
in
soffitta.
Vilipeso
tra
un
sconfitta in trasferta
e
il leggendario Gra
questo
è un popolo in continuo movimento,
in
perenne migrazione;
dal
senso civico e la buona educazione
agli
alti pascoli della più cupa rassegnazione.
Che
di Ottavi monarchi ne ho piene le tasche
come
gli spiccioli di questa Fontana
come
le ore perse ad una fermata
come
a dire “a chi tocca nun se ‘ngrugna”
porgendo l’altra guancia alla vergogna
se solo mandi giù bocconi amari
e ti rimane un filo di voce impigliato nelle
mani.
Ce ne sono di escrementi, di voragini,
prestanome e cardinali
Neroni che incendiano la rabbia
per questo castello sulla sabbia
chiamato Roma, chiamato Urbe
di lupe e volpi poco furbe
per decidere qualcosa di sensato
senza darsi troppe arie su pe’ l naso.
Non è Pasquino che è tornato.
È solo il canto stupido e spaesato
di chi di quest’eterna Capitale
n’è ancora tutto sommato innamorato.
Ma Lorsignori saran d’accordo
su questo fastidioso Corso degli eventi
che Qui di fulgido e glorioso
sono rimasti solo i monumenti.
Il barcarolo va contro corrente
parla ma non dice niente,
fra le sponde e i ponti sul Biondo incedere
medita che in fin dei conti
ciascuno ha quello che si merita.
“ Bonanotte
Popolo”
l’eco finalmente si risente
“ torna a
dormì e lassa perde
tutte
ste faccenne. Aricordete ora e ancora
che
nun ce stà nisuna assoluzione
e che stamo
e ce staremo sempre
nell’anno
der Signore!”
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