La
notte
Sempre
mi
dissangua.
Restano
tracce di noi?
Ricordiamo
davvero la speranza
nascosta
nei sorrisi?
Polvere
sulle dita quando ricalco
quei
giorni, imprigionati in un futuro
che
dovevamo esaudire.
Ma
quest’alba, inattesa
ci
restituisce la preghiera
di
un’irrisa felicità, l’amaro
della
rinuncia.
Quanti
treni passati
inconsapevoli,
balenati
nel buio della stanza.
L’ultimo,
al primo binario
non
ci ha neppure provato.
Abbiamo
perso tempo
o
il tempo si è scansato
per
farci cadere.
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