Ho arreso il
volto
a quegli occhi che mi fissano
dalla fotografia, così piccoli
e già senza scampo.
A mia immagine e somiglianza
mi
sembravano tutte le voci della notte.
Sono stato felice
sono stato ovunque
ma non sono stato io.
Ho vagato tra le distanze
ricoprendomi di vento e di maree,
nutrendomi di assenze
fino a potermi dire di tutti.
Sono stato bene,
sono stato chiunque
sono andato dove dio
non poteva raggiungermi.
E non so ancora se convenga
farsi luogo per abitare la vita
oppure girarle a largo
senza
degnarla neppure di uno sguardo.
Tornare è un mestiere come un altro.
Nessuno dovrebbe sopravvivere a sè stesso
quando viene sera .
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