giovedì 15 maggio 2025

Congedo

 

Non sono mai riuscito a salvare nessuno.

Ho divelto porte

smantellato la notte

niente è rimasto di me.

Qualcuno mi ha riportato la voce del mare.

Forse mia madre

che non mi parla da secoli

e mi tramonta accanto

come isola disabitata.

Allora sorgo. Risorgo.

Prigioniero delle mie mani

oscura radice degli inverni

perdo l’equilibrio,

gioisco degli abissi

e precipito.

Un giorno questo sole

imparerà a cadere.

 


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