lunedì 25 novembre 2024

Dirsi qui

 

Dirsi qui.

Dirsi ora

quando l’ultimo raggio di sole

ci attraversa

andando a morire tra l’erba alta.

Non c’è ritorno

non c’è nessuno intorno

a perorare la nostra causa.

Ecco, siamo passati

siamo già in un posto qualsiasi

pronti a veder cadere le stelle

ad inseguire parole

con la folle illusione

di saper parlare d'amore


venerdì 22 novembre 2024

La vita semmai

 

Porto ancora in grembo il tuo nome.

Lo sgomento di non vederti arrivare

quando su di me piomba

l’ora penosa del ritorno

simile al fertile richiamo dell’abbandono.

Mi tormento le labbra

resto incolume

al transito di una lacrima affilata

apparsa all’improvviso tra i banchi della memoria

in questa bislacca recita di fine scuola.

La vita ci appartiene semmai

solo in riva alla sera.


lunedì 18 novembre 2024

Mille sono le patrie di un poeta

 

Mille sono le patrie di un poeta
E nessuna dimora
Mille come le notti tramandate
senza proferir parola
lungo la strada dei ricordi.

L’attesa di gesta incompiute

dentro una stanza di cartone

Nulla che resti del suo volo

tra i rottami del mattino.

 

Mille sono gli amori di un poeta

E nessun perdono

Mille come le ferite aperte per non dimenticare

Bocche rimaste in preghiera

allo scoccare di aurore e di tramonti

ancora in grembo.

 

Mille sono i mari di un poeta

E nessun approdo.

Mille come le battaglie, le rime

Le madri

E nessun motivo

Per tornare

da quell’ avara, incessante solitudine

che ci è costata troppo cara





mercoledì 13 novembre 2024

Ai giorni miei

 

Mi rivolgo ai miei giorni

come se li conoscessi.

Abitano il mio stesso mare

ma non hanno nulla a che fare

con queste parole.

Scuotono i rami.

Piovono sul palmo della mano.

Spostano i mobili

strappano il giornale.

Mi girano intorno e si rincorrono.

Cadono dalle scale senza farsi male.

Non trovano pace.

Non parlano la mia lingua

e sono felici



giovedì 7 novembre 2024

Credo alla poesia, non credo ai poeti

 

Credo alla poesia

non credo ai poeti.

Cicale, falsi profeti

anacoreti sulle sponde del verso.

Difettosi, inconcludenti

facili prede.

Parole incarnate

significati senza senso

santi e truffatori

di un dio che non si pente.

Credo alla poesia

non credo ai poeti.

Condannati a vivere

non fanno testo

sprecano il tempo a fare luce dentro

mentre intorno a loro

è già buio pesto.


lunedì 4 novembre 2024

Cosa non è

 

Non sono i ricordi

ma quello che ci fanno.

Non è il silenzio

ma la sua impronta

sepolta sotto l’incedere dei passi.

Qualcosa di insensato

che ci separa dall’urgenza

di percorrerci

lasciandoci lì, in disparte

a chiederci un’altra

inutile

occasione.