Le ferite a volte fanno parte della cura
Che nome devo darmi quando si svegliano le ombre.
Un tempo sognavo il mare.
Guardami
Puoi immaginare dove sono
Dove trattengo il sangue
Riverso sulle parole.
Puoi seguirmi o spingerti oltre.
Un briciolo di luna
Per sfamare le solitudini
Prima dell’alba, prima di ogni altra chimera.
Sulla pelle ho l’inverno dell’età
La febbre dei morti che mi consuma il cuore
Ma sono in cammino
Anche se non importa.
E’ quando fa buio che gli uomini
Piovono nell’anima.
Sono l’ultimo della mia stirpe
Rupe di mare.
Sulle mani
vene che non ho scritto
ma che mi attraversano.
Un giro intorno alla memoria
che si finge cieca e muta
al passaggio della mia storia.
Sembro. Divento. Sono.
E lo devo ai sogni.
Mi perdo e non mi perdo niente.