Scrivo per
non perdermi di vista
in questo
Atlantico
che schiuma
silenzi.
Alla deriva
vanno facili parole,
effimere
carcasse di voce
come rimedio
alla cruda
ragione degli occhi.
Inneggia
alla disperazione
la cadenza
della sera
mentre le vele
squarcia
un grumo di
vento impietoso.
Lascio alle
onde la confidenza del ritorno,
alle isole
l' indolenza dell’approdo.
Seguo le
rotte della memoria
seguo una
scia che sconfina negli abissi.
Vivere senza
poesia
e' come
navigare
senza
timone.