Accanto
a me giace
il
pallore disperso del cielo
nel
muto richiamo del vento.
E’
di chi resta,
di
chi scampa al naufragio
l’aspro
suolo che vacilla,
l’assiepata
solitudine di veglie
strappate
alla sera.
In
questa notte a venire
trovo
riparo,
nel
farmi bastare il passato
prima
d’esser divorato
dal
silenzio.